Storia teatrale di Miriana Ronchetti iscritta come autrice alla SIAE con posizione autore 95069
Durata circa 60’
Personaggi : Fiocco di neve e Babbo Natale
( si possono aggiungere altri fiocchi di neve : fino a 20 e più)
Rappresentabile da adulti e da bambini
Una storia teatrale dai toni soffusi di un’atmosfera natalizia
Trama
Come un bambino, può capitare che anche un fiocco di neve si perda
nel caos del mondo.
Il nostro amico fiocco di neve , mentre scende dal cielo, perde la compagnia dei suoi fratellini…non sa né dove andare né cosa fare…gli rimane solo la speranza di incontrare qualcuno molto attento alle piccole cose, ai piccoli bisogni di qualcun altro…qualcuno che potrebbe aiutarlo a trovare la strada.
Stranamente nella vita le situazioni simili si incontrano ed è così che il nostro fiocco di neve incontra un povero babbo natale triste e solo perché
Non sa più a chi dare tutti i suoi giochi, fatti con amore e cura dai suoi Elfi nella sua fabbrica…ahimè i bambini del giorno d’oggi non amano più i giochi di legno, le bambole di pezza…vogliono solo mostri e computer, armi strane e giochi elettronici ! per babbo natale è il fallimento !! I suoi elfi non sono in grado di esaudire questi desideri. Un Babbo Natale arrabbiato che decide di non portare più doni a nessuno.
Nasce da questo incontro una sorta di tenera solidarietà e insieme, aiutandosi l’un l’altro, i due ritrovano la strada per ritornare felici credendo nelle loro capacità. Giocando, scherzando,danzando valzer meravigliosi si ricordano che in fondo ai bambini basta poco per essere contenti. Decidono quindi di volare insieme da ogni bambino portando piccole cose fatte di fiocchi di neve speciali…fiocchi di neve magici che portano l’allegria .
ANTEPRIMA : FIOCCO DI NEVE
FIOCCO DI NEVE Lentamente scivolo giù dal mio letto, il cielo e svolazzando allegramente osservo il mondo. Case, alberi, strade non so dove cadere continuo la mia danza e intanto mi lascio andare dove mi porterà la brezza invernale
Sì, perché quest’anno ho dormito a lungo ma per me è arrivato il momento di donare magia a questa città coprendola col mio manto Bambino ascolta il mio silenzio ,il mio dolce suono ovattato
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(imita con il corpo) … ma quale mare !! Era il cappello di un uomo tutto nero( accenna all’uomo seduto). Hei…signore…signore tutto nero…(si muove un po’ e russa)…vorrei parlarle…vorremmo, io e i miei amici…sapere chì è lei…
io non so chi lei sia…
UOMO NERO Ma è meraviglioso…giusto quello che volevo ! allora…vediamo un po’…io sono…sono…un panino col salame
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A questo punto l’uomo si alza in piedi, sempre di schiena , si gira e parla ai bambini
UOMO NERO ma …che vergogna…cosa sto combinando ? Cosa mi è saltato in mente di spaventare così un povero fiocco di neve ?
Gli si avvicina e parla….
UOMO NERO avanti, piccolo, non disperarti…stavo solo scherzando…
Io non sono cattivo…sono solo un po’ stanco…
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FIOCCO DI NEVE Che sciocchezza…i bambini sono bambini da sempre…e giocano, mangiano, dormono, fanno i capricci,
vanno all’asilo o a scuola… si fanno raccontare storie…si fanno coccolare…
BABBO NATALE ohhh, che meraviglia essere bambini !! Ma oramai è tardi…non ce la farò mai… … ho deciso di scioperare…non voglio più fabbricare giochi che nessuno vuole più… sai che i miei elfi , i miei gnomi non
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BABBO NATALE Ho sognato…ho sognato…ora so cosa voglio …
FIOCCO DI NEVE Vorrei indovinare…vorresti forse dei giochi già fatti ?
Oppure una bella bambola di pezza ? Oppure una scarpa
piena di crema ‘ Oppure un folletto nuovo ?
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FIOCCO DI NEVE C’era una volta (dando a vedere che sta inventando al momento) nel paese delle zucche, una principessa zuccona, molto capricciosa, che pensava soltanto a fare capricci; dalla mattina alla sera era un capriccio unico e, per questo, si chiamava Capriccina. In realtà faceva i capricci perché si annoiava tantissimo pur avendo un sacco di giochi zucchettini con cui giocare. Aveva anche un amico che si chiamava Laricetto.
(si alza, prende il suo sacco, ed estrae una zucca e un pezzo di legno combinati con sembianze da burattini) mi sono dimenticata di dirti che questi sono i miei unici giochi: la zucca Capriccina e il bastone Laricetto.
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FIOCCO DI NEVE
Iniziarono a camminare nel mondo per conoscere posti nuovi, e soprattutto, per trovare bambini con cui divertirsi. Finalmente un bel giorno arrivarono nel paese di Caramella, meglio conosciuto come il paese degli appiccicosi; lì, era tutto dolce e c’era anche una musica talmente che ancora un po’ e se la mangiavano mentre iniziarono a ballare.
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BABBO N. Basta! Basta, basta! Vi prego…non voglio più sentirvi piangere: ora ho capito che non potete fare a meno di me; sono stato coccolato, ho avuto la mia storia e anche qualche dolcetto; cosa si può volere di più dalla vita? Non voglio approfittarmene e me ne vado.
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FIOCCO DI NEVE
Capriccina era una principessa zucca molto povera anche se aveva ereditato un sacco di giochi zucchini dalla sua povera nonna che era un’artista nel fabbricare giochi; Capriccina non aveva neppure le scarpe, non aveva denti, e veniva da un lontano paese che era una stella in alto al sole…e cammina cammina un bel giorno, arrivò sulla terra dentro ad una lacrima.
BABBO N. E chi l’ha chiusa in questa lacrima?
FIOCCO DI NEVE
Non lo so, non ci ho mai pensato; forse, ci è finita per caso o, forse, a furia di fare capricci è rimasta chiusa nelle sue stesse lacrime che diventavano sempre più grandi. ( mentre racconta immagina che il corpo di Babbo Natale sia un mondo dove il cappello è un’alta montagna, la pancia una grande pianura e il resto mimica improvvisata.)
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FIOCCO DI NEVE
…..Allora capriccina e Laricetto attraversarono un lungo ponte e si trovarono seduti sulle rive di un piccolissimo lago e così si videro dentro specchiati nell’acqua: nessuno dei due si era mai visto in uno specchio e rimasero molto male. Capriccina disse:” sono io quella? Mamma mia che faccia tonda e sono anche pelata.” E Laricetto rispose:” e questo sarei io? Senza un vestito, senza scarpe , senza piedi e senza orecchie.”
E Capriccina : “ Ma, dunque, allora, se io sono una principessa, dov’è la corona? E il vestitino di raso? E… due o tre dentini? Sono anche sdentata.” *********