Storia di Eduardo De Filippo, adattamento teatrale di Miriana Ronchetti iscritta come autrice alla SIAE con posizione autore 95069
Durata circa 60’
Personaggi : 10 ( adattabile)
Trama
C’era una volta a Milano (tutti guardano in alto) ma non bisogna guardare i grattacieli e neppure i tetti delle case senza più i gatti. Più in basso, lì…su quel marciapiede mangiucchiato dalle strisce adesive della pubblicità…Su un marciapiede della Milano che c’era una volta e che non c’è più, Giovanni trovò un biglietto da mille lire, di quelli nuovi che paiono stirati e dai colori tanto belli da sembrare falsi… Così inizia questa splendida storia che ho voluto adattare teatralmente, di Eduardo De Filippo. Forse , anche lui, ne avrà fatto un adattamento teatrale che però non è mai giunto a noi. Io la trovo una storia molto adatta ad essere rappresentata da bambini perché parla di chi ha poco denaro e con quel poco, vuole fare qualcosa per gli altri.
Provate a leggerla ! Vi piacerà. Poi, a teatro, con le musiche , la scena, e i piccoli attori diventa splendida !
ANTEPRIMA : MILLE LIRE
PRIMO NARRATORE
C’era una volta a Milano (tutti guardano in alto) ma
non bisogna guardare i grattacieli e neppure i tetti delle case senza più i gatti. Più in basso, lì…su quel marciapiede mangiucchiato dalle strisce adesive della pubblicità…
SECONDO NARRATORE
Su un marciapiede della Milano che c’era una volta e che non c’è più, Giovanni trovò un biglietto da mille lire, di quelli nuovi che paiono stirati e dai colori tanto belli da sembrare falsi.
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Esce di scena. Entra un angelo vestito da mendicante
ANGELO
Certo, io non posso essere visto…gli angeli non si vedono…ma vogliono aiutare quel ragazzo a trovare un povero, e se non lo troverà, mi farò vedere…quando qualcuno ha un pensiero così nobile deve essere accontentato.
Esce. Rientra Giovanni.
GIOVANNI
Oggi mi metterò d’impegno: cercherò un povero e lo farò felice
È in mezzo a una strada dove tutti camminano. Lui è fermo e guarda gli altri.
GIOVANNI
Mi scusi signor vigile, dove posso trovare un povero?
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Passa un postino.
GIOVANNI
La gente è molto strana…pare che si interessi a tutto e poi…non si interessa a niente. Mi scusi, signor postino, mi potrebbe dire dov’è possibile trovare un povero?
POSTINO
Un povero? Ehhh! Ce ne sono in giro talmente tanti che non si riconoscono più…si confondono con gli altri….forse di poveri non ce ne sono!
GIOVANNI
Ehi, signore, lei è un professore, io lo so…abita vicino a mia zia…mi saprebbe dire per favore dove posso trovare un povero?
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Passa una zingara
GIOVANNI
Ehi, zingara…zingara! Sapresti dirmi dove potrei trovare un povero?
ZINGARA
Prima devi farti leggere al mano, poi mi dai diecimila lire e poi forse te lo dirò
GIOVANNI
Ho capito…vai, vai pure a cercarti clienti a cui dire cosa faranno tra vent’anni…anche tu non puoi aiutarmi!
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SIGNORA
Mille lire? È il mio più grande desiderio! Devi sapere che io sono una scrittrice. Sia chiaro, una scrittrice piccola piccola, tanti anni fa ho scritto un romanzo e l’ho mandato a tutti gli editori che però non l’hanno voluto pubblicare. Ho pianto per anni interi, finchè un bel giorno ho messo il manoscritto in una busta e l’ho indirizzato semplicemente “all’editore più buono”.
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AVVOCATO
Senti, piccolo, io sono un avvocato e non ho bisogno di mille lire. Se però litighi con qualcuno e fai a botte io potrei difenderti, così avrei anch’io la mia causa. Allora ci stai?
GIOVANNI
Ma…io non voglio litigare con nessuno!
AVVOCATO
Allora sloggia ragazzino, non ho tempo da perdere
NARRATORE
Ad un certo punto arrivò un affittacamere senza camere che girava per la città, disperato…
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Entra l’angelo
ANGELO
Adesso ci penso io…non è per niente giusto che questo bambino rimanga con le sue mille lire…
Entrano in scena due bambine
MARIKA
Ciao. Ho trovato settecento lire. E mi piacerebbe fare felice qualcuno con questi soldi. Ti piacerebbe vedere un film?
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