Storia teatrale di Miriana Ronchetti iscritta come autrice alla SIAE con posizione autore 95069
Durata circa 60’
Personaggi : Scritta per 50 bambini ( adattabile)
Storia teatrale , introspettivo psicologica ma divertente
Trama
Che cosa ci fa paura ?
Questa storia tratta il tema della paura.Il rumore, le persone che alzano la voce, le notizie brutte, le persone che litigano, gli sguardi severi, i cambiamenti , i rimproveri, essere privati dell’affetto, rimanere soli, violenza fisica e psicologica, essere privati delle proprie cose, paura dei paragoni .
Parliamone in maniera divertente e teatrale, per lanciare un messaggio agli adulti, a tutti, perché la paura appartiene all’essere umano e può assalirci in qualsiasi momento della vita.
Un set cinematografico è l’ambientazione dove una regista e un suo aiutante dirigono le scene e tirano le conclusioni. Una storia ironica e che prende anche un po’ in giro il modo di fare così serioso di alcuni “ grandi”.
Diciamo la verità…vedrete un film …un film molto speciale in via di realizzazione . Osservate molto bene perché sarà una …produzione U- N- I- C- A- !!!
ANTEPRIMA : CARILLON
I costumi potrebbero essere ispirati ai costumi di Fred Astaire e Ginger Rogers. Per i maschietti panta nero con maglietta nera , papillon di cartacrespa e per le bambine panta bianca o rosa a colori tenui.
In scena tutti i bambini seduti a gambe incrociate con la schiena al pubblico e la testa china . Faranno da sottofondo musicale tanti suoni di carillon. Lentamente si alza un bambino e si gira, senza avanzare.
1° BAMBINO
Sono quasi certo che questo suono vi piace…non è una musica , non è rumore, solo una leggera aria di carillon…
2° BAMBINO
E’ il contrario del ritmo della vita che c’è là fuori, nelle strade piene di gente che grida, di macchine che fanno baccano
3° BAMBINO
Ascoltate …questa è la voce della nostra infanzia, il mondo delle cose lente, che hanno un tempo e una misura-
4°BAMBINO
A noi piace stare qui…è come essere in un grande giardino dove ci si conosce tutti, anche se non ci parliamo, dove i colori si incontrano e si esprimono.
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16 ° BAMBINO
E ‘ più o meno la stessa cosa. Vi alzerete fin sopra al cielo …ma non vedrete le nuvole che vanno e vengono….vedrete i nostri sogni, le nostre paure …vedrete i nostri desideri.
17° BAMBINO
Diciamo la verità…vedrete un film …un film molto speciale in via di realizzazione . Osservate molto bene perché sarà una …
produzione U- N- I- C- A- !!!
Musica d’atmosfera che potrebbe essere “Over the rainbow”
Una bambina avanza con la sedia pieghevole da regista (con occhialoni ed abbigliamento estroso tipo Lina WertMuller) : è la Regista della storia.Sarebbe molto ridicolo se la bambina parlasse con la V al posto della R
Regista Signori buongiorno, io sono la regista del film che
stiamo cercando di produrre. Capite …?
Vogliamo fare un film su quelle sensazioni
che si provano quando accadono cose che , sulle prime,
sembrano normali ma che tante volte, la maggior parte
delle volte lasciano in noi uno
smarrimento…un vuoto…una paura…di fronte alla
quale non si sa che fare… vogliamo fare un film –
documento che possa servire a qualcuno per capire
qualcosa… impressioni…sensazioni… …sentimenti !
Soprattutto un film per gli adulti che sono così …come
dire…sordi !!…a capire certe cose…
Il tema principale di cui abbiamo bisogno di parlarvi
è la paura.
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Si sente un forte rumore di temporale e l’aiuto regista si aggrappa alla regista morbosamente, tremando…
Regista Capite perché l’ho scelto fra tanti candidati ? Chi
meglio di un pauroso poteva essermi di aiuto ?
Signori e signore…(tentando si scollarselo da dosso)
Buona visione !
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Bambino Una mela blù !… capisci ? I bambini vogliono una mela
blù! Non si è mai sentita una richiesta così complessa…
Bambina certo… è un modo per chiedere la tua attenzione dal
momento che non hai mai tempo per loro…
Bambino mia cara…anche tu sei molto impegnata ..fra lavoro,
amici, centri commerciali, telefoni , telefonini…e i
bambini di qua e di là…come dei pacchettini postali !
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Mamma Il papà o io ? Il papà o io ? Vogliamo sapere chi ha ragione
I bambini in mezzo e i due genitori a lato, uno a destra e uno a sinistra, che fingono di gridare con sguardi arrabbiati sotto lo sguardo spaventato dei piccoli che dapprima tentano di calmarli e poi si siedono con l’espressione di chi non può fare nulla , a terra coprendosi la testa con le mani.
La musica sovrasta la finzione della parola, fino a che rimangono in fermo immagine. Questo passaggio va in crescendo e deve durare circa due minuti.
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Amore …perché devi comprendere che quando mi vedono, alcuni
hanno paura e scappano ; altri
rimangono affascinati ; altri ancora non si staccano da me.
Mi vogliono rapire ma la verità è che sono io a rapire loro.
I bambini mi adorano e con me si sentono tranquilli.
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Solitudine Non vorrei disturbare lo scorrere del vostro tempo ma
spesso io arrivo quando c’è bisogno di silenzio, quando
c’è troppa confusione…solitamente questi due mi
precedono appunto Rabbia e Amore-
Bambino 1 Chi sei ?? Perché sei così silenziosa?
Bambino 2 Cosa vuoi da noi ? Sei una ballerina ?
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Bambino 4 abbiamo avuto paura che tutto il cielo ci sarebbe venuto in
testa talmente era pesante di nuvole scure e poi lampi,
tuoni, ma la speranza era dietro di noi : i grandi !
I grandi ci proteggono, ci difendono, ci vogliono sempre
vicini
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Bambino 7 …di notte, a volte, arrivano i fantasmi e le ombre degli
alberi sembrano grandi giganti con delle lunghe mani…
Io l’ho visto in un film ma l’ho anche provato a casa
della nonna…una sera dormivo da sola nella stanza e
c’era il vento…
Musica suggestiva che riprende l’atmosfera di quella sera, sulla quale la bambina che parla si sdraia come se stesse dormendo e sulla musica entrano dei bambini che potrebbero rappresentare rami di alberi ( fatti con cartone o le stesse braccia ricoperte di carta crespa e sulla testa una cuffia con rami fantastici) che le ruotano attorno
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Un nuovo personaggio, l’Abbandono, esce da uno scatolone, vestito da viaggio, con una valigia in mano ; con l’altra continua a mimare il gesto del saluto, con un grande fazzoletto bianco. Viso triste, ma rassegnato, appoggia la valigia. Si avvicina ai bambini. Li prende per mano e li porta con sé a sedere sul proscenio, sulla parte sinistra.