Storia teatrale di Miriana Ronchetti iscritta come autrice alla SIAE con posizione autore 95069
Durata circa 60’
Personaggi : 26 ( Adattabile )
Spettacolo di tecnica attoriale ambientato nel Medioevo
Trama
Personaggi del Medioevo che si muovono tra simpatiche situazioni , che viaggiano sul filo della magia, dell’alchimia e della superstizione.Tanti personaggi, per una storia che ha vinto anche un premio per la sua fresca esposizione, per l’originalità e la vicenda.Meglio se rappresentato da adulti o comunque sopra i 15 anni per la trama un po’ complessa dal punto di vista recitativo.
ANTEPRIMA : IL SEGRETO DI ISABELLA
La scena è ambientata in una piazza in mezzo alla quale c’è un pozzo. Qualche panca , qualche cartello di bottega (pane – stoffe – locanda). Come quinte, due case che si guardano. Una finestra per ogni casa (alte quanto basta ai personaggi per guardare fuori); una poco più alta dell’altra . Avranno delle imposte che si aprono e si chiudono. Vicino al pozzo, ai lati opposti due panche di pietra (o sassi o qualcosa che serva come sedile). Sul fondo anche un albero di pesco in fiore, (è albero magico, carrellato in modo tale che è facile da spostare nel cambio scena. Anche il pozzo può essere carrellato).
Siamo in primavera o estate (in tal modo potrete sbizzarrirvi di più sui costumi) .Sul fondo si vede la campagna (della regione che preferite, quindi toscana o veneta ). Nel medioevo c’era molta poesia, colore e musica, da tenere conto nella progettazione scenografica.
A sipario chiuso parte una musica medioevale( se avete bisogno vi fornirò delle indicazioni al riguardo). Si apre il sipario e in scena c’è il buio della notte, la luna
e due personaggi appoggiati di spalle, seduti per terra, davanti al pozzo, dormono russando (sono un cavaliere e il suo scudiero che stanno tornando da una crociata). Accanto a loro, un giullare sta suonando la sua ghironda e canta una dolce nenia che dice così:
GIULLARE 1° dolce luna che passi lassù
Guarda alla terra che freme quaggiù
Bello il mio andar per contrade e città
A contar delle genti sogni, lotte,amori e beltà
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CAVALIERE siamo sfiniti dalla stanchezza…
I tre continuano a non credere e si prendono gioco di loro.
LUCREZIA ohh, poverini !! Sono tanto stanchi !
MESSER LEONARDO ahhhh! Che prodi guerrieri!!…da una crociata
BERARDO …non qui dietro l’angolo ! ma in Terrasanta…(si inginocchia) non possiamo che inchinarci ai vostri ordini, signori
LEONARDO ma…dite un po’…cosa vi siete portati dalla Terrasanta ?
Dico lì…in quel sacco
SCUDIERO stracci, qualche galletta di pane duro e terra …cosa
volete che si porti indietro da una crociata ?
CAVALIERE laggiù succedono delle cose orribili…gli uomini si
uccidono , la guerra porta morte e distruzione. A volte,
al tramonto si vedono quattro soli nel cielo e la luna
ha cambiato il suo corso.
LUCREZIA ma come parli bene, Duca. Allora ,dopo tanta sofferenza…
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Musica medioevale (vi invierò dei titoli se volete) prima allegra e poi che riporta la luce su uno dei giullari che ogni tanto “ saltano fuori” conducendo il pubblico per mano in questa storia di vita medioevale.
GIULLARE 1° Lor Signori forse non sanno che è la nostra un’epoca
gentile, piena di arte e poesia e dolci suoni
abitata da briganti, e sono tanti; da cavalieri erranti che
vagano da una terra all’altra, fra i suoi abitanti.
noi per man vi conduciamo fra streghe, donzelle,
e storie strane che parlan di uomini e sentimenti umani.
GIULLARE 2° lavorar nei campi è dura vita,
così è la storia di ognun di noi: in salita
ma lo scherzo, il gioco e l’allegria,
danno animo a tutti quanti, dai più onesti ai più furfanti.
E soltanto con un poco di magia illuminiam la nostra via.
Uscita dei giullari da punti diversi oppure si potrebbe trovare la soluzione di metterli in due ceste diverse o casse dalle quali ogni tanto, al bisogno, sbucano fuori.
Cambio luci. Ritorna la scena precedente, ma in pieno giorno.Musica allegra , vivace
sulla quale iniziano a entrare alcuni personaggi. La prima ad entrare è la locandiera Isabella che entra con un cesto nel quale c’è la spesa per la sua locanda. Isabella
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Buffalmacco (pittore). Entrambi sono amici ; personaggi scherzosi e divertenti che si divertono a prendere in giro gli amici e non solo…Usano la loro allegria per ricavare sempre qualcosa di materiale dagli altri e dalle situazioni perché la loro vita è un po’ inconcludente.
Entrano e ascoltano Isabella che sta parlando all’albero. Calandrino le si avvicina e le mette le mani sugli occhi, dal dietro(senza farsi vedere prima)
CALANDRINO Se indovini chi sono, ti omaggerò di una magnifica pietra.
ISABELLA (continua a parlare)…essa è il principio della perfezione di
tutto il mondo. La sua potenza è infinita…e tu sei mio
fratello (allontana le mani di lui e tende la sua mano) ora
dammi la pietra, le promesse si mantengono : questo ci ha
insegnato nostro padre, non scordartelo!
CALANDRINO ma tu, queste cose, questo modo di parlare, non lo devi fare
sentire a nessuno, hai capito ? Ti potrebbero credere una
strega…(parla in soffiato a voce bassa)…
BUFFALMACCO c’è poco da scherzare…ieri l’altro il tribunale
dell’inquisizione ha fissato il giorno per condannare al rogo
due streghe, le ritengono dei demoni; ma non si può parlare
di questo…parliamo d’arte, di cose belle della vita…del
sole, della luna e delle stelle.
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RICCARDO Sono d’accordo con voi signore, le galline non hanno cervello,
come le donne.
ISABELLA (prende forza e gli da uno schiaffo) Te lo meriti!! Brutto zoticone senza
cervello! Altro che suonarmi le sviolinate sotto la finestra !
Ti preparerò una…(il fratello Calandrino le mette una mano sulla bocca) ti preparerò io una bella sorpresa!
LEONARDO Le donne vanno aiutate e allora…tieni! (gli da uno scapaccione)
Così imparerai come ci si comporta ! e pensare che stavo dando
Del ladro ad un vero Signore !
Riccardo corre via dicendo “ mi avete gabbato !!” E tutti dietro a lui gridandogli insieme :
ISABELLA Non farti più vedere, sparisci !!
LEONARDO Se ti becco ancora, ti faccio fare la fine della gallina
CALANDRINO Guai a te se tratti mia sorella in questo modo !
BUFFALMACCO Vergogna ! Non riuscire a rubare una gallina ! Smidollato !
Musica. Tutti fuori scena. Scena vuota. Musica e luci buie
I due giullari entrano con un abito molto fantastico, diverso dal precedente, come se fossero “abiti festivi del giullare”, sempre con qualcosa di giullaresco in scena che li caratterizza. Faranno una coreografia e andranno a posarsi vicino all’albero che deve essere molto fantastico , quasi d’oro o brillante (per essere più chiari: alla luce normale sarà un albero quasi reale, alla luce buia con lampada wood per esempio, acquisterà un aspetto luminoso, magico). Un giullare seduto a terra e l’altro in piedi, guardano sognanti all’albero.
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FRA’ CHIAPPONE Potrei…sapere…se magari…mi fareste un grande favore…
MESSER TROMBETTO Mi avete convinto…venite da mè domattina , prima
della cerimonia nella Cattedrale e vi sistemerò per bene…
FRA’ CHIAPPONE Se mi assicurate che poi starò bene…e che non sentirò
niente dolore…è vero ? Se così mi dite, io arrivo
domattina puntuale.
MESSER TROMBETTO Vi sentirete in Paradiso. A domani, allora, Frà Chiappone.
FRA’ CHIAPPONE A domani, Messer Trombetto e grazie tante. Pregherò per voi.
(Uscita dei due ed entrata contemporanea da parte opposta di Messer Leonardo seguito dal cuoco Chichibio che discutono animatamente. Leonardo è irritato perché ogni volta che ci sono invitati a casa sua, Chichibio presenta i piatti di selvaggina sempre mancanti di qualche pezzo).
CHICHIBIO Voi insistete tanto e io vi dico che sbagliate. Non sono io
A far sparire i pezzi di carne, sono loro ad andarsene.
LEONARDO Si, si! Adesso io ci credo, che i pezzi di carne cotti,
arrosto, staccati dal corpo, se ne vanno in giro per non
farsi mangiare dai miei invitati. Mi prendi anche in giro,
babbeo d’un babbeo
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Improvvisamente cambia la luce, diventa blu notte e l’albero assume l’aspetto (con la lampada wood) brillante. Anche Isabella sarà coinvolta in questa luce (indosserà
qualcosa di bianco che con la wood acquista questa proprietà). Musica magica.
I quattro si alzano in piedi impauriti e meravigliati, ritraendosi il più possibile.
LEONARDO Lo sapevo, lo sapevo…nascondeva dei poteri…ora si spiega…
CAVALIERE (mettendosi in ginocchio) Signore Dio, questa è la ricompensa
per la mia crociata : vedere una fata. Grazie, grazie, Signore.
CHICHIBIO Cosa volete che siano due pezzi di cinghiale mancanti, di
fronte a tutto questo
CECCONE Neppure in Terrasanta abbiamo visto una luce così luminosa
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PODESTA’ Certo , certo Bertoldo, ci conosciamo da anni e so benissimo che non parlate ma l’importante è guardare e ascoltare (intanto i muti lavorano comicamente con l’espressività).
In quanto a Voi, Maria, siete un angelo arrivato a proposito sulla nostra strada…ma (sottovoce) non andate in giro a contar del vostro vino. Sapete benissimo che il commercio è rigidamente controllato e non si potrebbe…se non nei casi più…( intanto Bertoldo e Isabella si sono presi dalla cesta due pezzi di formaggio e una fiasca di vino e gozzovigliano indisturbati e ridendo fra loro un po’ beoti))
MARIA Oh, non state a conferire, signor Podestà e approfittatene
neanche voi…(appoggia la cesta e offre le sue cibarie) e voi due non cambierete mai: muti ma con uno stomaco esagerato.
MERCANTE (che mangia voracemente e anche beve, si riempie la bocca con un pezzo di pane e subito prende da bere da una fiaschetta senza che nessuno lo inviti a farlo e ne da’ anche alla moglie fino a riempirle la bocca. Il podestà e la moglie rimangono quasi indignati. Il mercante parla a bocca piena).
MERCANTE Dalle mie parti questo pane lo riempiono di olive e lardo…
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Tutti battono le mani e gridano “viva il vescovo! Evviva Evviva”
Si avvicina Buffalmacco e dice…
BUFFALMACCO Allora…possiamo prendere anche noi…se è di tutti…
VESCOVO Figliolo, la golosità appartiene agli uomini che però devono
Combatterla con l’astinenza (intanto lui mangia) e allora
lottate e combattete che quando sarete forti e coraggiosi,
potrete godere dei prodotti della terra…prima no!!
CALANDRINO Certo, Eminenza, ci vorrà del tempo e noi saremo vecchi e
morti di fame e tutto andrà a chi già ha.
ISABELLA Non trovo giusto , signor Vescovo che ci trattiate così…
LAURETTA Sapete molto bene che io sono dalla loro parte e non intendo
spostarmi di un passo…non vi è bastato confiscarci tutte le
proprietà, volete anche toglierci le mutande…
VESCOVO (sempre con la coscia fra le mani) Non vi permetto di parlarmi in questo
modo… la prossima volta fatela cuocere di più…hai capito,
Chichibio ??…E poi, una signora che parla in questo
modo…scandaloso !
MESSER TROMBETTO Donna Lauretta ha perfettamente ragione…!
FRA’ CHIAPPONE La ragione è dei pazzi…!
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Al termine di questo “momento estatico” parla Isabella
ESTERINA Ma guarda le cose che sai inventare. Come faccio a
credergli, signori, dopo l’ultima che mi ha raccontato,
quando voleva farmi credere che il diavolo usando la coda
come pennello, aveva dipinto di rosso le ruote del nostro
carro e poi scoprimmo che gli era rimasto del colore sotto
le unghie…fratello mio, devi stare attento a quello che dici
altrimenti la gente ti prenderà per pazzo…
Chichibio e Leonardo che avevano osservato Isabella parlare con l’albero magico dispensatore di elisir di lunga vita, si danno occhiate di intendimento.
LEONARDO Non ti dar pensiero, Esterina, che solo chi parla da sé o
con gli animali e le piante, può essere preso per pazzo, se
non per qualcosa di peggio.
Isabella rimane un po’ stupita, quindi saluta e se ne va.
ISABELLA Io me ne vado alla locanda. Grazie Eminenza , permettete…
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Le prove consistono in piccole croci religiose. Le streghe non sono quelle che conoscono i bambini ,vestite di nero ma semplicemente avranno abiti poveri di popolane. Sarebbe meglio dare una visione della strega “reale” per informare il pubblico della vera identità di questi personaggi medioevali con delle capacità veggenti che per motivi di” ottusità religiosa” venivano bruciate perché considerate adepte del diavolo.
1°STREGA MIREA …Eppure è stato nascosto qui, in questa stanza…ho i
miei informatori…un piccolo barattolino di legno di
noce con l’unguento che guarisce ogni male.
2° STREGA SILLA Quell’uomo (parla del Vescovo) ci porterà al rogo,
senza la più piccola prova della nostra innocenza…
1° STREGA Il sangue di pipistrello mischiato a veleno di lupo ed
erba di diavolo potrà avere su di lui un effetto benefico…
2° STREGA Non solo su di noi…ma anche sul popolo…diventerà di
certo più buono e comprensivo come dovrebbe essere un
soldato di Dio, ma come diavolo faremo a fargli bere la
pozione…
1° STREGA Non scordare che abbiamo dalla nostra parte Esterina ,
suo fratello Calandrino e il pittore Buffalmacco. Ci
aiuteranno…ma dovremo stare bene attente a non farci
sorprendere in loro compagnia perché potrebbero finire
nei guai per causa nostra…
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BERARDO Non riesco a trovare una risposta…questo albero…
RICCARDO Anch’io non so trovare una risposta…abituati a essere
trattati poco meglio delle bestie, non capisco cosa
possa essere capitato al vescovo…non mi fido.
LEONARDO E’ l’albero…noi lo sappiamo…abbiamo visto una sera
mentre …ricordate Ceccone ?? e anche voi Berardo ?
VESCOVO Non fate nomi ! Ma diamine tutti abbiamo un segreto…e se
conosciamo quelli degli altri, non raccontiamoli…
chi di noi non ha un segreto , si potrà dire che non è umano
Entra a questo punto Isabella che aveva ascoltato le parole, insieme a Calandrino e a Buffalmacco.
ISABELLA Lo sapevo…prima o poi doveva accadere…
CALANDRINO Quando si crede in qualcosa di
meraviglioso, prima o poi accade anche se dovessero
passare mille anni, lo puoi ben vedere.
BUFFALMACCO Un pittore dipinge le cose del mondo, gli uomini, i santi
Le case, l’acqua del mare e dei fiumi che scorre e intanto
La luna , le stelle, il sole, non cambiano il loro corso.
CALANDRINO Per tanto tempo abbiamo tenuto il segreto, avevamo paura di
essere derisi, resi per sciocchi o peggio ancora per stregoni e
Isabella scambiata per una strega. Signori miei, la natura si
ribella, perché la guardiamo troppo poco
La grande madre natura, lei sola dispensatrice
di sapienza a noi comuni mortali. Ma l’essenziale è saper
cogliere il frutto (reciterà declamando a mo’ dei cantastorie
poeti dell’epoca)
Entra il cavaliere
CAVALIERE Come si potrebbe confondere l’arte di un poeta…le vostre
parole fanno onore alla vostra città e a chi vi abita.
Sicuramente avrete composto anche laudi e sonetti…ho già
sentito parlare di voi.
CALANDRINO Grazie, Signore…per me comporre è l’essenza della vita
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2° GIULLARE Epoca lontana che noi guardiam mentre il tempo si dipana
…(lentissimamente chiude il sipario), ogni sua
forma passa via, luci ombre fatte di magia…uomini ,donne ,
ricchi , poveri…potenti e pezzenti, uniti come sempre da che
mondo è mondo in un fantastico girotondo.
1°GIULLARE E se questo vi può far star bene, esprimete un desiderio
che non sia troppo serio, uscite all’aria in una notte di luna
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